UNA LUCERTOLA CON LA PELLE DI DONNA: FLORINDA BOLKAN
Florinda Soares Bulcão alias Florinda Bolkan è una silfide brasiliana che si insinua sul grande schermo con un fascino e una personalità che la rendono unica. Nata nel 1941 a Uruburetama, nella regione nord-est del Brasile, lavora come hostess e gira il mondo già da giovanissima. In Italia viene notata dalla contessa e produttrice Marina Cicogna che la introduce alla dolce vita del jet set. Arrivano così i primi ruoli per registi di prim’ordine come Luchino Visconti che la vuole in La caduta degli dei. Statuaria e talentuosa, la Bolkan colleziona ruoli indimenticabili per grandi maestri del cinema italiano come Visconti, Patroni Griffi, Petri, Fulci, De Sica. Gli amanti del cinema di genere la ricordano come “la lucertola”.
Una lucertola con la pelle di donna (1971) di Lucio Fulci
Capolavoro lisergico del maestro Fulci, un giallo unico nel suo genere, sprofondato in una nebbia onirica fatta di desideri repressi, ossessioni, visioni e sangue. La lucertola del titolo fa riferimento proprio alla Bolkan, descritta da due giovani sotto effetto di LSD.
Non si sevizia un paperino (1972) di Lucio Fulci
delle opere fondamentali del genere thriller italiano. Giallo magistrale costruito da Fulci in un ambiente totalmente sconosciuto al genere, un piccolo paesino dell’estremo sud, accecato dal sole e dalla follia.
Le orme (1974) di Luigi Bazzoni
Piccolo film. Piccolo gioiello dimenticato diretto da Luigi Bazzoni, outsider del giallo thriller.
Calato in una dimensione onirica e lontana dall’allure giallo e dai modelli appena impostati dal genere, Le Orme è fatto di silenzi, introspezioni, controluce, interni claustrofobici. Deve molto alla scuola psicologica del Repulsion di Roman Polański.
Musicato da Nicola Piovani, il film percorre le orme psicopatologiche della protagonista Bolkan, seguendone la follia passo dopo passo, arrivando fino sulla luna. Special guest star l’immancabile baby-icon Nicoletta Elmi e una misteriosa Caterina Boratto in tutto il suo splendore.
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